Ove si volessero impiegare le BI 130 AP08 come diffusori principali di un impianto Hi-Fi installato in un ambiente domestico di dimensioni non molto contenute e si desiderasse conseguentemente incrementarne il livello massimo di emissione alle basse frequenze, è possibile trasformare il sistema di carico del mid-woofer da baffle infinito ad accordato con radiatore passivo. La sensibilità aumenta di circa 2 dB e la potenza applicabile è maggiore, permettendo di guadagnare circa 3 dB di dinamica.
Passivo Caire HP 200 per progetto PRS 130/200
Il passivo adatto a questo scopo è stato individuato nel Ciare da 8" modello HP 200. Per passare dall'allineamento precedente a quello accordato senza alterare l'andamento della risposta all'estremo inferiore abbiamo ridotto la resistenza in serie al filtro del mid-woofer per conseguire il necessario valore per il QTS ottenendo anche, come già visto, di incrementare il livello di emissione complessivo dell'altoparlante. Il precedente valore di 3.3 ohm è così divenuto 1,3 ohm. Naturalmente anche la attenuazione del tweeter, che prima era affidata ad un resistore da 16,5 ohm, è stata diminuita riducendone il valore a 10 ohm.
Schema filtro PRS 130 200
Invece di un radiatore passivo si sarebbe potuto impiegare, come vedremo, anche un semplice condotto reflex. Peraltro normalmente l'uso di uno o più radiatori passivi in luogo di un semplice condotto presenta diversi vantaggi:
- Il più importante si evidenzia in particolare quando il volume di carico non è molto grande, mentre rischia di esserlo quello del condotto necessario per farlo risuonare ad una frequenza Fb molto bassa (specie volendo mantenerne l'area della sezione non inferiore ad 1/3 di quella della superficie radiante del woofer): quando il condotto diventa molto lungo il suo volume, aggiungendosi a quello di carico VB, rischia di far diventare troppo ingombrante tutto il diffusore.
- Il secondo vantaggio dei passivi che ci piace ricordare in questa occasione è quello di poter offrire una superficie radiante molto grande (senza aggravi di ingombro, ma solo della massa mobile necessaria), cosa che, come abbiamo ormai certificato (anche con il TFS, oltre che con queste note: Limite inferiore basse frequenze in ambiente d'ascolto), consente un ottimo trasferimento del massimo di energia acustica all'ambiente anche a frequenze molto basse.
- Il terzo vantaggio da non dimenticare, consiste nell'azione di filtraggio operata dalla membrana del passivo sulla eventuale fuoriuscita dal volume di carico del woofer di segnali a frequenza media, eventualmente emessi dallo stesso altoparlante verso l'interno.
- E, per concludere, accenneremo al fatto che un passivo per sua natura non può essere affetto da quei rumori che a volte nascono nei condotti di accordo (innescati da un errato dimensionamento o una forma non corretta) causati a volte da moti turbolenti dell'aria nel condotto stesso o alle sue estremità.
Un altro elemento che potrebbe essere considerato, nel confronto fra un sistema reflex accordato con un condotto ed uno accordato con un passivo, è la escursione massima alle frequenze inferiori alla FB. Escursione che è sicuramente minore con il passivo in ragione del fatto che questo chiude il volume di carico e frena i movimenti del woofer, per valori via via decrescenti della frequenza, più di quanto potrebbe fare un condotto totalmente aperto.
Il passivo va montato sul mobile senza pesi aggiuntivi, ovvero senza usare le rondelle in dotazione né avvitare il bullone zigrinato di ottone. Il QL del sistema accordato così ottenuto è stato volutamente tarato su un valore molto basso conseguendo un allineamento molto smorzato, classificabile come "aperiodico". Cosa evidenziata anche dalla curva d'impedenza che non presenta il classico doppio picco dei sistemi accordati:
Impedenza di una PRS 130/200. Rosso: modulo. Verde: argomento. Valore minimo del modulo: 3,7 ohm a 130 Hz.
Per tarare il QL al valore desiderato abbiamo aggiunto tre quadrotti di lana di vetro spessa 4 cm nella parte bassa della cassa in modo tale da chiudere poco sopra al passivo (che è stato posto lateralmente, sul pannello non coibentato, a 10 cm dal fondo del mobile) il condotto d'aria fra il foglio di lana di vetro laterale ed il pannello laterale di legno che gli si trova di fronte.
In pratica la cassa suona in modo molto simile alla versione chiusa, ma con una sensibilità ed una capacità dinamica sensibilmente aumentate.
PRS 130 200 diffusore DIY disegno della disposizione del fonoassorbente
BRS 130 AP12
Nel corso del 2012 si è pensato ad una soluzione che consentisse di diminuire ulteriormente il costo, già sensibilmente contenuto in rapporto alle prestazioni, del progetto PRS 130/200.
Prendendo atto che le proporzioni del mobile, il bassissimo QL e la particolare disposizione della lana di vetro nei pressi del passivo avevano ottenuto di ridurre enormemente la possibilità di una eventuale nascita di risonanze o rimbombi interni nonché una loro fuoriuscita all’esterno anche in assenza della membrana del passivo, abbiamo deciso di sostituire il passivo stesso con un condotto reflex. Grazie alle piccole dimensioni del “woofer”, al grande volume di carico e alla frequenza di accordo necessaria abbastanza elevata (44 Hz), è stato possibile effettuare l’accordo desiderato con un condotto avente una superficie pari ben alla metà di quella del driver con una lunghezza molto contenuta. Per il suo posizionamento è stato scelto che fosse lo stesso del passivo che andava a sostituire.
Le sue dimensioni sono 2 L x 20 H x 15 P.
Mobile diffusore BRS 130 AP12
Schema filtro BRS 130 AP12
La finitura dei mobili e delle basi necessarie per conferire la necessaria stabilità alle colonne può essere decisa in modo del tutto autonomo, eventualmente ispirandosi alle realizzazioni già messe in opera da altri appassionati e presenti nella Hall of Fame di Audioplay. Gli altoparlanti di Priami hanno un costo di € 110,00 cad. e possono essere ordinati ad Audioplay