La peculiarità dei diffusori Audel sta nell'impiego di pannelli di multistrato di betulla posizionati trasversalmente rispetto l’asse degli altoparlanti, i quali determinano il loro design carateristico. Di fatto sulla parete laterale si otterrà l'effetto di sovrapposizione di pannelli di spessore di circa 2mm per l’intera profondità del diffusore. Le innovazioni e migliorie tecniche, a detta del costruttore, sono molteplici, l’impiego della tecnica del Composed Trasmision Line, CTL, ne è un esempio.
Audel art loudspeaker design particolare pareti: sovrapposizione di più pannelli di multistrato di betulla
Iniziamo questa intervista dall'inizio. Il viaggio che ci ha portato al quartier generale di Audel nel cuore della Sicilia.
Dopo aver imboccato l’uscita autostradale di Casteldaccia, vicino Palermo, decidiamo di fare una breve sosta prima di raggiungere la sede Audel. Un veloce caffé per me, un cappuccino per il collega e rimontiamo in macchina, pronti per la giornata che ci attende. Le condizioni meteo non sono delle migliori, banchi di nuvole aleggiano sornioni sulle nostre teste, quasi a minacciare un’imminente pioggia primaverile. Dopo una decina di minuti ci troviamo nei pressi del punto di arrivo, non si scorgono fabbriche, zone industriali o uffici, ma semplicemente un ridente quartiere residenziale con villette a schiera su di una via per il centro città. Ma il navigatore parlava chiaro! Avevamo raggiunto l’Audel headsquare.
Ci siamo trovati in una grande proprietà contornata da giardino ed enormi alberi che svettavano sulle nostre teste, all’interno si percepiva un gran movimento ma senza riuscire a distinguerne la provenienza. Dopo qualche minuto arrivò un simpatico personaggio ad accoglierci. Statura media e corpulenta, occhiale intellettuale e camicia bianca, possente stretta di mano: "piacere, architetto Walter Carzan".
Dopo i convenevoli ci siamo diretti al primo step della nostra visita: la linea di produzione Audel. Ma prima di ciò Walter (dopo poche batutte avevamo subito assunto un tono colloquiale), ci teneva a presentare la filosofia costruttiva dei diffusori Audel.
Walter Carzan: “Il prodotto Audel sposa la teoria del multisystem panel. Tale tecnica presenta una superiorità sostanziale rispetto al normale montaggio di cabinet per diffusori acustici. La scelta e la perseveranza ci ha portato a reintrodurre l'eccellenza nella produzione di diffusori acustici. I nostri cabinet sono realizzati con pannelli in multistrato di betulla tagliati con macchinari a controllo numerico. Successivamente i vari pannelli vengono incollati l’uno con l’altro e pressati per tre gironi. Il processo di lucidatura inizia dieci giorni dopo, la fase di "maturazione" del cabinet è necessaria per assicurare la massima stabilità. Lo spessore di ogni pannello è da 18 mm a meno del baffle frontale che ne misura 36 mm. Il risultato è una rigidità che non ha eguali. Non ci sono vibrazioni durante la riproduzione del suono, nessuna deflessione del pannello frontale che potrebbe attenuare l'energia del woofer. Il movimento elastico del cono è perfettamente ottimizzato: dopo l'assemblaggio, il cabinet appare come un unico blocco scolpito nel legno, solido e completamente privo di risonanza. I pannelli in multistrato di betulla forniscono una qualità timbrica che solo il legno può offrire. Eccellenza assoluta per l'ebanisteria di qualità superiore”
Amika Audel art loudspeaker multi system pannel
Audel art loudspeaker turandot base
Audel turandot art loudspeaker
Sono queste le parole di Carzan prima di aprire le porte del reparto produttivo Audel.
La linea di produzione Audel si trova al piano terra dell’intero stabile, un lungo viale, contornato da palme in perfetto stile siciliano, quasi caraibico, ci accompagna fino all’ingresso. Al nostro arrivo, ci imbattiamo in un grande locale di pianta rettangolare diviso in quattro reparti.
Carzan fa gli onori di casa, presentando la struttura produttiva Audel nel suo complesso. Le parti nevralgiche sono quattro: taglio, levigatura, incollaggio, verniciatura. Ognuna di queste fasi viene sviluppata con meticolosità maniacale e cura del dettaglio a garanzia del prodotto che verrà immesso nel mercato. Ogni parte della struttura produttiva è suddivisa e a se stante. Il primo comparto, il taglio, è equipaggiato con macchine a controllo numerico a tre assi e seghe da banco computerizzate il tutto passa in rapida successione alle macchine a nastro che fanno parte della divisione “levigatura”.
Audel art loudspeaker Pantografo CNC
Audel art loudspeaker taglio cnc
Audel art loudspeaker taglio cnc multistrato betulla
Audel art loudspeaker levigatura
Walter ci tiene a far presente come il prodotto Audel, non ammetta sbavature o approssimazioni, ogni pezzo comprendente la struttura di un diffusore dovrà superare un rigido quality control al fine di garantirne la rigidezza, l’indeformalità e la qualità intrinseca del multistrato di betulla. Per tal motivo, qualora uno di questi canoni di produzioni non venga rispettato, il pezzo viene semplicemente scartato.
A farla da padrone, nella produzione Audel è proprio il multistrato di betulla che viene lavorato in quantità industriali dovuto alla natura costruttiva ed al design dei diffusori. Le ultime due divisioni, l’incollaggio e la verniciatura le vediamo solo da lontano, il motivo è presto detto: difficile poter metter piede all’interno di locali asetticiti e sterilitzzati.
Finito il tour in linea di produzione, ci spostiamo ai pieni superiori superando gli uffici amministrativi e vendite al primo piano, passiamo per gli studi di progettazione e design al secondo per finire all’ultimo piano: la sala d’ascolto. Un ambiente accogliente ed impreziosito da elementi di arredamento che ne manifestano la natura di chi vive e lavora all’interno. Ci accomodiamo sui comodi divani circondati dalla collezione Audel prestige pronti per l’intervista al designer siculo.
AUDIOtekworld: “La prima domanda è di rito Walter, hai spiegato la filosofia costruttiva dei tuoi diffusori e le migliorie, a tua detta, che tale scelta apporta sulla resa finale, nel complesso, però, ci sembra di capire che pur sempre di diffusione acustici ad alta fedeltà si stia parlando. Qual è la mission di Audel per rilanciare l’hi-fi nel suo piccolo e per proporre un prodotto differente dalla concorrenza?”
Walter Carzan: “Il nostro obiettivo principale è coinvolgere le nuove generazioni nell'affascinante mondo dell’Hi Fi. Offriamo eccellente artigianato, uno stile unico e inimitabile e una profonda esperienza tecnica che è alla base del nostro successo. In un mercato già pieno di musica compressa, vogliamo attirare l'attenzione sull'importanza di ascoltare la musica correttamente! Vogliamo emozionare i nostri clienti con il suono, ma anche con lo stile e l'artigianalità, con il valore di ogni creazione, realizzando prodotti HI-FI a prezzi accessibili. Audel, in quasi dieci anni di lavoro, ha vinto premi in diversi paesi del mondo ed è costantemente alla ricerca di soluzioni tecniche ed estetiche per deliziare e coinvolgere emotivamente il pubblico.”
ATW: “Questa mi sembra una buona risposta, ma più una risposta da ufficio stampa di una multinazionale. Sei un creativo, devo aspettarmi risposte creative, quindi perché un amante della musica dovrebbe scegliere Audel e non un marchio che sta sul mercato da svariate decine di anni? “
…Sorride con sguardo circospetto alla mia domanda…
Walter Carzan: “Sei ostinato, mi piace! Il punto fondamentale della nostra filosofia aziendale è quello di mettere al primo posto il cliente “coccolando” ogni richiesta. Tutti i diffusori, oltre ad una cura maniacale per il dettaglio, possono essere personalizzati su richiesta e collaudati nell’ambiente di destinazione dai tecnici Audel.”
Audel nika multi color
ATW: “Parli di cura maniacale del dettaglio e la linea di produzione te ne dà atto, ma non sarebbe redditizio trovare un’alternativa strutturale ad una così dispendiosa tecnica costruttiva? Per realizzare trenta centimetri di profondità, ti occorrono quasi 17 pannelli di multistrato di betulla.”
Walter Carzan: “E’ come dire a Ferrari di utilizzare una vernice più economica sulle proprie fuori serie…”
ATW: “Ok! hai perfettamente ragione, esprimo nuovamente il concetto: esiste la possibilità di ottenere la stessa resa con minor materiale. L’impiego di tale tecnica ha un notevole impatto visivo, quanto pesa tale impatto rapportato alla reale ottimizzazione strutturale/sonica?”
Walter Carzan: “Guarda, ti faccio vedere una cosa... Ecco! Questo è un mobile del modello Nika, il diffusore più piccolo in catalogo. La struttura è un tutt’uno, non ci sono punti di giuntura o discontinuità delle forme. E’ una totale armonia in tutto e per tutto. Si! Hai ragione, il rendimento e l’efficienza in termini di scarto di materiale è notevole ma la filosofia che abbiamo sposata, sappiamo essere vincente. C’è il giusto connubio fra estetica, come affermi tu, e pregi strutturali/sonici. “
Audel Nika stuttura multi strato betulla
ATW: “Leggendo le varie nozioni sulla filosofia Audel mi sono imbattuto sull’acronimo CTL. Ci dai qualche delucidazione in merito?”
Walter Carzan: “CTL sta per Composed Trasmission Line. Il CTL è l'aspetto che caratterizza maggiormente la produzione di Audel. Cercheremo di elencare i vantaggi offerti da questa soluzione rispetto ai progetti tradizionali trovati sul mercato. Il CTL è composto da una camera di caricamento acustico seguito da un labirinto acustico. I vantaggi che reputiamo ottenere sui nostri diffusore sono: nonostante le dimensioni ridotte dei trasduttori, i nostri diffusori raggiungono valori ineguagliabili di frequenze basse. Il design del labirinto acustico aiuta a ammortizzare la formazione di turbolenze interne. Vi è un netto miglioramento dei transienti. Penso sia tutto, o almeno quello che ricordo…”
Audel ctl composed trasmission line
…Sorride giocondo e soddisfatto…
ATW: “Tanti concetti interessanti che sicuramente avranno preso forma nel corso di questi dieci anni di attività coadiuvati da parecchia ricerca e sviluppo che hanno portato a tali risultati. Cosa che si riflette anche sulla filosofia di progetto delle reti crossover?”
Walter Carzan: “Senza ricerca non c’è è progresso e senza il progresso non c’è futuro, soprattutto nel mondo dell’alta fedeltà. Mi chiedevi dei filtri crossover. Queste sono domande prettamente tecniche, dovresti porle al mio ingegnere ma sei simpatico, ti svelo un paio di segreti.”
…Sorride compiaciuto e continua…
“Utilizziamo filtri del primo ordine è siamo convinti della superiorità di questa scelta. Tuttavia, come confermato da molti professionisti di questo settore, i filtri del primo ordine sono anche i più difficili e più rischiosi da gestire. In altre parole, con i filtri del primo ordine, entrambi i driver lavorano contemporaneamente per una gamma di frequenze più ampia, il che significa che per godere dei vantaggi di questa soluzione, tutti i componenti devono essere in grado di garantire coerenza comportamentale, simmetria e precisione in qualsiasi condizione. Per poter utilizzare i filtri del primo ordine, anche e soprattutto gli altoparlanti devono essere di assoluto pregio! L'armonia del suono è dettata dall'eccellenza del sincronismo delle parti in gioco.“
ATW: “Sul catalogo Audel figurano quattro serie la Home, la Reference, la CTL e la prestige. Se dovessi scegliere un diffusore che tiene conto di quanto detto in precedenza e che allo stesso tempo ti appaga a livello sonico, quale sceglieresti?”
Walter Carzan: “E’ come chiedere ad un papà quale sceglierebbe fra i suoi figli, fortunatamente qui non si tratta di persone ma di oggetti, quindi posso dirti che Nika per le dimensioni e la sorprendente resa in gamma bassa e Malika per il suo rapporto qualità/prezzo.”
ATW: “Hai scelto due ottimi esempi che mi fanno da assist per la prossima domanda. Nel catalogo Audel figurano diffusori monovia e due vie, forse un due vie e mezza ma manca l’ammiraglia o sbaglio?”
Walter Carzan: “Non sbagli affatto, anzi hai centrato il tema, questa è una scelta! I mercati fertili attualmente sono la Cina il Giappone, l’Indonesia e la Corea del sud. Le abitazioni di un Cinese medio penso non vadano oltre i trenta mq, per tal motivo la necessità di realizzare diffusori compatti che possano soddisfare l’utente in ambiente ristretti è stata una priorità. Per il resto del nostro mercato Europeo c’è la serie Prestige.”
ATW: “Audel, aveva fatto il suo esordio con i primissimi modelli Fred & Ginger e Hi-fido, poi ha cominciato ad ampliare il catalogo con le precedenti serie menzionate, di stampo prettamente Hi-Fi, quale sarà l’evoluzione del marchio considerando anche il rapido evolversi della tecnologia e del modo di ascoltare musica?”
Walter Carzan: “La musica come veniva ascoltato al tempo dei nostri padri, o forse di mio padre, tu sei ancora troppo giovane, non ha più futuro. La tecnologia e la crescita esponenziale di devices interattivi e multitasking non giustifica più l’impiego di più pezzi per l’ascolto di musica. La vita è sempre più frenetica e non si trova il tempo poter apprezzare le note e le sfumature di un buon impianto hi-fi. Per tal motivo, la nuova generazione di giovani dovrebbe essere educata al buon ascolto ma non con i mezzi canonici dell’audiofilo medio, ma con prodotti che possano suscitare il loro interesse e soprattutto la loro tasca.”
ATW: “Quindi stai dicendo che bolle in pentola qualcosa? Dacci un’anticipazione”
Walter Carzan: “C’è sempre qualcosa che bolle in pentola e presto ne sarete tutti partecipe. L’anticipazione è che sarà un modello innovativo, hi-tech e gestibile da smartphone, senza venir meno al design che caratterizza Audel”
“Ma adesso basta domande, mettiamoci ad ascoltare un po’ di musica.”
Con uno sguardo di intesa ci congedammo dall'intervista, covinti che avremmo presto risentito parlare di Audel e dei suoi prodotti. Cominciammo una lunga sessione di ascolto...intanto, lo scrosciare battente della pioggia sui vetri delle finestre della sala faceva intendere che la bella giornata primaverile aveva cambiato volto, oscurando il cielo azzurro. Condizioni perfette per una lunga sessione di buona musica accompagnato dal profumo della cera e dal sapore del legno.